martedì 20 marzo 2012

Le Parti Arabe, una tecnica astrologica poco conosciuta e mal adoperata

Astrologi arabi al lavoro
Si potrebbe dire delle Parti Arabe quel che si diceva un tempo dell'araba fenice, "che ci sia ognun lo dice, dove sia nessun lo sa", tanti cioè ne parlano ma praticamente quasi nessuno le conosce e anche chi le conosce di solito non sa usarle.
Intanto veniamo alla loro origine che non è araba, come sembrerebbe dal nome, ma almeno egizio/ellenistica se non ancora più antica e  quindi precedente di vari secoli alla scuola araba, gli arabi ne facevano però larghissimo uso sia in astrologia genetliaca che oraria o elettiva, le consideravano una specie di utensile buono a tutti gli usi, e si chiamano parti arabe solo perchè è stata la scuola astrologica araba ad averle raccolte e tramandate fino a noi (ci sono purtroppo molte fonti tra cui Wikipedia e anche siti di astrologi piuttosto noti che continuano a parlare di origine araba, ma questo sta solo a confermare quanto detto sopra sull'essere le Parti Arabe poco conosciute e ancor meno frequentate...).
Deve essere chiaro che se non fosse stato per gli astrologi arabi molte anzi moltissime delle regole  e tradizioni astrologiche ellenistiche, e non solo le parti arabe, sarebbero sparite e dimenticate per sempre nella transizione da epoca ellenistitico/romana ai secoli bui del medio evo europeo; è solo grazie alla loro opera di raccolta, traduzione, copiatura e catalogazione di tutti i testi e frammenti di testi ellenistici dispersi nei vari paesi che possiamo oggi riprendere il filo del discorso astrologico classico, purtroppo andato interrotto alla fine del rinascimento a causa dell'avvento dell'illuminismo.
Morin de Villefranche
Il fatto che il loro nome evochi una nascita per mano di astrologi di scuola araba non ha certo favorito il loro uso presso gli astrologi europei, anche il famoso Morin de Villefranche, tanto per citarne uno a caso, faceva parte di quella schiera di studiosi che avevano in dispregio le parti arabe proprio perchè a loro parere niente di buono e utile per l'uomo europeo del rinascimento poteva venire dal mondo arabo e mussulmano...quando si dice una opinione scevra da pregiudizi...!
Di parti arabe ne parla per primo Manilio 2000 anni fa, poi Vettius Valens, Olimpiodoro, Tolomeo un secolo dopo assieme a Firmico Materno, tutti questi ben prima degli arabi, poi la scuola medioevale araba con Al-Biruni e che ne faceva collezione e si lamentava perchè il loro numero andava aumentando di giorno in giorno, Abraham Ben Ezra , poi ancora Guido Bonatti e infine  Lilly ecc. ecc.
Si deve dire che già al tempo di Al-Biruni non c'era molta chiarezza sull'argomento, autori i più diversi avevano dato nel tempo una loro interpretazione alquanto personale sul nome e sul significato di ciascuna parte, trascurando nel contempo di fare chiarezza sul come usare le parti dopo averle calcolate, figuriamoci quanto sia difficile venirne fuori oggi dopo che è passato un altro millennio...

Le parti arabe, un tempo chiamate anche Lotti o Sorti, non sono pianeti o altri corpi celesti nè punti di incrocio delle orbite degli stessi (come i nodi lunari) ma sono semplicemente dei punti sensibili posti sul cerchio zodiacale e derivano da un uso che potremmo definire numerologico o pitagorico dell'astrologia, la loro costruzione è peraltro facile ed immediata, peccato che l'interpretazione non lo sia altrettanto

Per calcolare una qualsiasi Parte si prendono i due pianeti che con il loro simbolismo identificano in qualche modo la Parte stessa, si calcolano le longitudini relative e sottraendo una dall'altra si trova il valore in gradi dell'arco che li divide, poi si somma questo arco alla longitudine di un punto di partenza o di lancio come viene a volte chiamato e che di solito è rappresentato dall'Asc , ma che può essere anche il MC o il Disc o una cuspide di una casa o un altro pianeta.
A questo punto avremo un totale e cioè una longitudine finale che identifica un punto ben definito sulla circonferenza zodiacale che chiameremo Parte.

la formula è :

 longA + longB - longC = longD

dove
A sta per punto di partenza
B è il pianeta base, di riferimento,  da cui si ricava l'uso o l'utilità della parte stessa
C è il pianeta che integra il significato di B (interferendo o collaborando a seconda della sua natura)
D sta per la parte araba trovata

La natura dei pianeti scelti come detto non è presa a caso ma dipende da ciò che si vuol fare con la parte in questione.

La parte più conosciuta è senza ombra di dubbio la Parte di Fortuna o Pars Fortunae e viene calcolata  prendendo in considerazione i tre punti principali di un tema astrologico, e cioè l'Ascendente e i due luminari Sole e Luna

Asc +Luna -Sole = Parte di Fortuna (carta diurna)

si deve fare una distinzione tra carta diurna e notturna in quanto, in ossequio alla teoria del Sect, cioè dell'attribuzione di forza ai pianeti a seconda che la loro posizione nel tema sia d'accordo o meno con la loro qualità di pianeti diurni o notturni, la posizione dei due luminari nella formula va invertita in caso di carta notturna ed ecco che la formula della Parte di Fortuna diventa:

Asc + Sole - Luna= Parte di Fortuna (carta notturna)

Tolomeo e Lilly con lui non lo facevano e ancora oggi si discute tra astrologi se sia il caso di invertire i luminari oppune usare la stessa formula sia in caso di carta diurna che notturna, una diatriba destinata credo a non esaurirsi mai, visto che le fonti da cui prende l'avvio sono antiche e arrivate a noi piene di errori di interpretazione e traduzione oltre che di omissioni.
La regola della inversione tra carta diurna e notturna non vale però per tutte le parti e bisogna stare molto attentia quale parte si sta usando per tenerne conto.

Le definizioni della Parte di Fortuna sono come detto molteplici, tante quante sono gli astrologi che ne hanno trattato nei loro libri, ma si può, per far prima e senza perdere di precisione,  dire che la parte di fortuna, essendo legata ai valori lunari di ciclicità e volubilità riguarda tutto ciò che il destino (o il cielo che dir si voglia) ha in serbo per il nativo in materia di acquisizioni, di beni materiali, successo e fortuna materiale in generale, a mio avviso si potrebbe chiamare molto meglio parte della prosperità e così si capirebbe meglio la sua natura molto materiale poco legata alla volontà o ai talenti del nativo e molto più legati al caso, al gioco del destino, fortune che con la stessa rapidità con cui vengono trovarte possono venire anche perse.
E' anche la parte che ci dice cosa capiterà al corpo fisico del soggetto, salute e malattie, e che lunghezza di vita lo aspetta.

Poichè la Parte di Fortuna prende come pianeta di riferimento la Luna viene anche chiamata, oggi come in passato, Ascendente Lunare, questo è il motivo per cui alcuni non invertono i luminari dato che in tal caso si verrebbe a perdere la predominanza della Luna nel calcolo della parte di fortuna.

La seconda parte più importante è la cosidetta Parte dello Spirito o anche Parte delle Cose da Fare
la sua formula è come quella della parte di fortuna ma a luminari invertiti, le due parti sono quindi simmetriche rispetto all'Asc, inoltre per coloro che usano la doppia formula per temi notturni e diurni, le due parti si scambiano il posto.
Alcuni autori la chiamano Parte Invisibile per accentuare il carattere spirituale e non materiale di ciò che viene acquisito.

La formula è:

Asc + Sole - Luna = Parte dello Spirito (invertire i luminari per carte notturne)

La interpretazione di questa parte, che è basata sul Sole come pianeta di riferimento, chiama in causa l'anima, lo spirito, la volontà del soggetto e dovrebbe quindi darci indicazioni di ciò che il soggetto ha nelle sue possibilità, quali obiettivi può raggiungere con le sue forze, con le sue capacità a prescindere quindi dall'aiuto o dagli ostacoli posti dal fato sulla sua strada, ma questa parte ci parla anche dell'anima del soggetto, della sua religiosità facendo così da contraltare al materialismo della Parte di Fortuna.

In definitiva le due parti appena viste sono come le due facce opposte della stessa moneta, si parla per entrambe di raggiungimento, di prestigio e posizione nel mondo ma ottenute in due maniere diverse, l'una in modo lunare, femminile, passivo che vede prevalere l'aleatorietà e l'altra in modo solare, maschile, attivo dove prevale invece la volontà.
Nei secoli la distanza tra questi due estremi nell'interpretazione è andata molto riducendosi ed è  difficile oggi fare una distinzione molto netta tra queste due parti arabe che già anticamente erano soggette a descrizioni ambigue e che si sovrapponevano in molti significati tanto da renderle a volte, per qualche autore, quasi indistinguibili l'una dall'altra.

Eclisse;Illustrazione di Al Biruni per un suo libro

Altre Parti, tra quelle usate più di frequente, sono le seguenti (dove Hn sta a significare la cuspide della casa n)

Parte di Morte 1                                           = Asc + H8 - Luna
Parte di Morte 2                                           = H8 + Saturno - Luna
Parte del matrimonio                                    = Asc+ Disc - Venere
Parte del matrimonio per un uomo               = Asc +Venere - Saturno
Parte del matrimonio per una donna             = Asc + Saturno - Venere
Parte del divorzio                                          = Asc + Disc - Marte
Parte delle operazioni chirurgiche                = Asc +Saturno - Marte
Parte dei viaggi                                             = Asc + H11 - Governatore9
Parte dell'amicizia                                        = Asc +Mercurio - Luna
Parte della Vocazione                                   =MC + Luna - Sole

ma esistono, per chi ama le curiosità, anche delle parti dedicate a ortaggi, frutta e colture agricole in generale che venivano usate anticamente per fare previsioni sui raccolti.

eccone solo alcune :

Parte del Grano                                         = Asc + Giove - Sole
Parte delle Angurie e Meloni                    = Asc + Mercurio - Giove
Parte del Cotone                                       = Asc + Venere - Mercurio

A proposito della quantità di parte arabe disponibili va detto che negli ultimi anni sono state create molte parti arabe nuove che impiegano i pianeti scoperti in epoca moderna: Urano, Nettuno e Plutone.
Queste non sono le vere parti arabe della tradizione ellenistica e non devono essere confuse con queste, personalmente non le prendo nemmeno in considerazione dato che la loro efficacia non è suffragata nè , abbastanza ovviamente, dalla tradizione nè da studi basati su un numero sufficiente di dati statistici, e le parti arabe classiche sono già disponibili in tale numero da rendere superfluo l'impiego di parti nuove, sembra che il numero delle parti tramandatoci dagli arabi assommi a 97.
Come si usano le parti Arabe?
Prima di tutto diciamo che non essendo le parti arabe dei pianeti, non avendo cioè luce, non possono fare aspetto su altre parti del tema, in generale le parti arabe si comportano in maniera passiva, possono ricevere aspetti ma non darne, così come possono avere forza e dignità per posizione nelle case ma non possono trasferirla per ricezione.
Una parte che si trovi in casa angolare è molto forte, in casa cadente è molto debole.
Una parte che sia aspettata da un pianeta benefico è fortunata ma se il pianeta è malefico è sfortunata, se è in buon aspetto con i luminari è fortunata se in cattivo aspetto è sfortunata.
Gli antichi davano molto più valore alla congiunzione e opposizione che agli altri aspetti, ad ogni modo sono da tenere in considerazione solo gli aspetti maggiori, usare le parti arabe con aspetti non tolemaici (magari con settili, ottili o sesqui-quintili) è cosa abbastanza ridicola, per non dire un azzardo ingiustificato in qualsiai tipo di previsione astrologica.

Seconda considerazione da non trascurare mai è che in un tema di astrologia oraria il dispositore della parte araba, cioè il pianeta che governa il segno in cui si trova la parte, diventa il co-significante principale,  in parole povere se sto guardando la parte del matrimonio e la parte cade in Vergine allora  Mercurio sarà il significatore del matrimonio nel tema in oggetto, quindi il mio giudizio sarà basato prima sullo stato del pianeta (in questo esempio Mercurio) e poi su quello della parte.
In un tema di astrologia genetliaca invece questa maggior importanza del dispositore non esiste e la parte e il suo dispositore sono da tener in considerazione in egual misura.

Qualora la parte sia in aspetto con il pianeta suo dispositore allora la sua importanza è molto aumentata.
Se la parte è in aspetto con uno dei pianeti che sono usati nel calcolo della parte stessa anche in questo caso aumenta l'importanza della parte.
In fine se la parte è in aspetto con un pianeta che è sia il suo dispositore ed anche uno dei pianeti componenti la formula di calcolo allora la potenza della parte è massima.

Terza considerazione, le parti sono punti molto sensibili ai transiti specie di congiunzione e quindi sono particolarmente utili nelle previsioni astrologiche basate sul confronto del tema natale con carte temporali come quelle dei transiti,  Rivoluzioni Solari o direzioni primarie o secondarie.
Quarta considerazione, è meglio non fare previsioni di alcun tipo basandosi solo ed esclusivamente sulle parti arabe, esse servono per confronto e conforto, per illuminare una situazione altrimenti ingarbugliata od oscura, o per derimere una questione quando tutte le altre considerazioni portano ad una parità nel giudizio e allora la parte araba interessata può essere quel peso in più che privilegia uno dei due piatti della bilancia.
A questo proposito le parti, sempre se usate con giudizio, senza starfare, sono molto utili in astrologia oraria poichè permettono di modulare la domanda in modo da avere uno o più significatori aggiuntivi, e ciò può essere particolrmente utile nelle domande complesse in cui vi sono molte case coinvolte e i rispettivi significatori sono già in uso.
E' chiaro che il motivo per cui gli arabi ne facevano largo uso è proprio il fatto che a quel tempo era l'astrologia oraria ad essere usata per rispondere alla stragrande maggioranza dei quesiti che venivano posti agli astrologhi, le parti arabe sembrano costruite apposta per essere usate più in funzione di una domanda che per essere inserite in un tema natale.
Una cosa che non viene generalmente tenuta in considerazione è che in ogni tema eretto, esistono già tutte le parti, non siamo noi a crearle calcolandole ma esse sono già lì, noi dobbiamo quindi stare attenti a non farci fuorviare dalla loro presenza e dobbiamo prendere in considerazione solo quelle che ci servono in un dato momento e solo per lo scopo preciso per il quale viene consultato il tema.
In ogni tema natale è presente per esempio la parte di divorzio, anche nei temi di quelle persone che non sono sposate e non lo saranno mai...tanto per restare sull'esempio, la parte del divorzio così come quella del matrimonio possiamo trovarle nel tema di tutti i Papi e anche in quello di Madre Teresa di Calcutta, ma non credo potrebbero dirci molto a riguardo dei loro matrimoni o divorzi...

Prendendo in considerazione per esempio proprio la parte di matrimonio,  in un tema natale essa non ci dirà mai se il nativo si sposerà o meno, ma ci dirà qualcosa sulle sue aspettative e sugli effetti del matrimonio che farà "se" lo farà, per sapere qualcosa delle possibiltà di sposarsi o meno bisogna erigere un tema di oraria a fronte di una domanda formulata apposta e allora la posizione, aspetti ecc. ecc. della parte del matrimonio e del suo dispositore potranno aiutarci nel dare una risposta (sempre che la risposta non sia già chiara e leggibile a partire dai significatori generali della domanda, in tal caso è inutile andare a complicarsi la vita con la parte araba)
Come esempio di come e quanto a volte le parti possano essere illuminanti prendiamo il tema di una persona famosa come Marilyn Monroe.


Nel tema andiamo a guardare prima di tutto la casa 7a, che ci dirà come il soggetto si relaziona con gli altri.
La casa 7a in Acquario, segno d'aria estremamente volubile e soggetto a repentini cambiamenti di rotta,  ci parla quindi di atteggiamento non propriamente favorevole alla stabilità del matrimonio, si prediligono partner eccentrici o comunque estranei al proprio mondo, che portino novità e movimento nella propria vita.
Marylin col secondo marito Joe di Maggio
Urano e Saturno, governatori della 7a casa sono ripettivamente in 8a e 4a casa, ambedue peregrini e mal dignificati, Saturno è sì in casa angolare ma è retrogrado, Urano d'altra parte è di solito un segnale di  propensione alle separazioni, Saturno spesso significa partner più vecchio o comunque figure autorevoli, per quanto riguarda la loro lettura e interpretazione congiunta con la parte del matrimonio prenderemo in considerazione solo Saturno, governatore tradizionale dell'Aquario.
La Parte di matrimonio è a 27° del Toro in 10a casa, disposta quindi da Venere (che governa il MC) con cui però non ha aspetti, è poi in esaltazione della Luna con cui è in quadratura,  inoltre è  nel decano di Saturno con cui è in opposizione, è infine in quadratura per segno con Nettuno.
Inoltre, e la cosa non si può assolutamente trascurare, il punto di matrimonio è in congiunzione con la stella fissa Algol, da sempre considerata la stella più malefica di tutte.
Marylin col terzomarito  Artur Miller
 La quadratura della parte di matrimonio con Giove (governatore della 5a) e Luna (ambedue significatori generici della prole) in segno sterile parla anche della difficoltà o impossibilità di avere figli come ulteriore prova da superare (due aborti documentati e una gravidanza extrauterina, ma sembra che il numero reale degli aborti sia molto più alto, giustificato anche da una endometrosi di cui soffriva).

Venere dispositore della Parte del matrimonio è in casa cadente e sopratutto è in esilio in Ariete, mal messa quindi e ci parla di come ci sia stato un problema di poca affettività nei rapporti, non perchè non cercata ma solo perchè non trovata.

Venere è in sestile con Giove e Luna in 7a e mostra la fama e posizione sociale dei partner, ma non dimentichiamoci che Venere è anche il governatore della casa 10a, quella della carriera(vedi mio post su Marylin qui), e pertanto gli aspetti di Venere hanno valenza multipla a seconda del simbolismo preso in considerazione, dato che Giove e Luna sono i governatori della 8a (morte e sessualità oltre che politica)e 5a (amore) e della 12a (i segreti, le cose nascoste, le disgrazie) forse troviamo in quei sestili molto di più di quanto non stessimo cercando...


Direi che basta e avanza per giudicare questa parte in maniera negativa: matrimonio o matrimoni che hanno valore di conquista, di miglioramento della propria posizione sociale, poco amore e tanti lustrini, alla fine solo delusione, stanchezza e voglia di uscirne al più presto possibile.

Un breve cenno alle Parti di Fortuna e Spirito, che sono l'una in Ariete assieme a Venere in 9a casa e mostra ciò che Marylin ha tutto sommato ben trovato e cioè successo nel cinema (9a casa) ben aspettata da Giove, Nettuno e Sole; mentre l'altra parte è in Sagittario in cuspide di 5a e mostra , attraverso la mancanza di aspetti con il suo dispositore e l'opposizione al luminare che è la base per il suo calcolo (il sole), che i valori di 5a casa (l'amore, i figli) sono stati fortemente voluti e cercati ma non trovati.

Le parti arabe possono essere di aiuto in ogni tema ma vanno usate con cautela, facendo precedere sempre il giudizio o l'interpretazione dei pianeti e altri punti principali del tema, tenendo le parti arabe come elementi di supporto e chiarimento sempre utili ma non sempre indispensabili.

19 commenti:

nia ha detto...

Ne ho sentito parlare ma mai in modo approfondito... solo che al momento mi sembra un argomento alquanto difficilotto.
Quando sarà il momento dovrò ripartire da zero!! ^_^

Saturnello ha detto...

beh le parti arabe non sono certo indispensabili per una corretta interpretazione astrologica, solo utili per approfondire l'analisi, se usate con precauzione, quindi non c'è fretta ^_^

Anonimo ha detto...

Interessante e mi piacerebbe usarle anche se sono non molto esperta, ma cosa succede se la parte araba usata dà un risultato opposto a quello degli altri significatori? cos'è più importante?

Saturnello ha detto...

Ciao,

non è questione di importanza,si usano le parti arabe solo per chiarire i dubbi non per farseli venire...se hai già dei significatori che ti danno una indicazione univoca a che prò andare a leggere la parte araba?

Giuseppe Pantaleo ha detto...

Che sappia io (anche perché la si usa in astrologia karmica), noi utilizziamo la Parte di Fortuna. Le ritengo "un po' incidentali" anche perché dato che sono parecchie - o relativamente parecchie - diventano un po' troppi i simboli poi da usare. O no?

Saluti.

Saturnello ha detto...

Salve,

le parti di fortuna sono nella tradizione circa una novantina ma vengono usate solo quelle che servono all'astrologo in quel momento per la sua ricerca...

La parte di fortuna è la più generica ed è anche quella più usata proprio perchè il concetto di fortuna è applicabile durante tutto l'arco della vita e influisce su tutti i settori della vita stessa.

Come ho detto sopra l'uso delle parti arabe non è strettamente necessario ma utile sì.

Mattia ha detto...

Salve,

Ciò che ha detto qui sopra non è corretto, cioè in particolare quando afferma che la parte di fortuna è più usata e il suo "concetto" influisce su tutti i settori della vita stessa. No, il suo concetto non influisce intanto, mentre la parte va considerata proprio solo nel settore in cui cade. L'astrologia è strutturata, e questo lo sa da solo, perciò non c'è niente di generale. La parte di fortuna è da sempre molto considerata per individuare la fortuna di un individuo, cioè da fors fortis, letteralmente la "forza" di una persona, la sua parte forte. Se ad esempio cade nel settore di mercurio o ancora congiunta a quest'ultimo, la forza di questa persona sarà nel settore delle spirito, dell'intellettto, oppure vi sarà particolare vocazione allo scambio, al commercio.. Ecco tutto.

Mattia

Mattia ha detto...

questa era la Fortuna, come era nata ed intesa l'idea di Fortuna anticamente. La Fortuna ditizio dipende da come è fatto Tizio. Ma la parte araba corrispondente non era la più usata, è oggi la più celebre perchè chiama in causa i due luminari. Aggiungo inoltre che, al di là di ogni dibattito almeno, la parte di fortuna è una soltanto, e se vengono invertiti i calcoli dei luminari si ottiene un'altra parte.

Saturnello ha detto...

non sono proprio sicuro di aver capito esattamente quello che volevi dire, comunque:

1) la parte di fortuna era ed è la più usata perché essendo il concetto di fortuna generico è possibile usarlo in tutti i settori della vita e non solo nella casa astrologica dove cade...era ed è uno dei quattro punti fondamentali del tema assieme all'Ascendente,al sole e alla luna...basta leggere un po' di Carmen Astrologicum di Doroteo di Sidone, le Anthologies di Vettius Valens, il Tetrabiblos di Tolomeo ecc..ecc.. e vedrai che trovi la parte di fortuna utilizzata per calcolare la lunghezza della vita, per dare un giudizio sull'educazione e l'allevamento futuri di un nascituro, per sapere se ci saranno eredità , per sapere la situazione economica, per sapere se possederemo schiavi, se si riusciremo a recuperate merci rubate, per sapere quale attività può portare maggiore ricchezza..ecc...ecc...
Le altre novanta e passa "parti" sono sempre e solo usate per scopi ben specifici, che si tratti della parte del matrimonio o quella dei meloni...


2) l'inversione di sole e luna è dovuta alla diversa importanza che hanno i due luminari a seconda che la nascita sia diurna o notturna...è una cosa ben risaputa da tutti gli astrologi con un minimo di preparazione.
Se vai sul mio blog troverai un mio post sull'argomento(Sette e Fazioni), la conoscenza della tecnica di Sette e Fazioni è indispensabile se si vuole usare una tecnica antica come quella delle parti arabe.

quanto sopra per la correttezza dell'informazione nei riguardi di tutti coloro che leggono il mio blog, se vuoi posso consigliarti alcuni testi astrologici che trattano dell'argomento.

saluti
Saturnello

Anonimo ha detto...

Se vengono invertite le parti si ottiene la parte di spirito. Peccato che dal mio punto di vista personale sembrano indispensabili, visto che mi ritrovo tutte le parti arabe in segni vacanti, e purtroppo contano tantissimo, per esempio se ho un contenzioso legale, sarà nel mio caso il 14° della Bilancia a governare le questioni legali. Se sviluppo un tumore maligno, questo sarà a tutti gli effetti di natura del 22° grado della Bilancia. Se avrò un matrimonio, questo avrà il sentore del 1° in pesci. Praticamente tutte le questioni di vita sono governate dalle parti arabe, imho. Io personalmente gli do molta più importanza perchè nella maggioranza dei casi trovo che le mie parti arabe rappresentano benissimo quello che io assegnerei a ciascun aspetto di vita. La più divertente è la mia debilità mentale congiunta al secondo spaccato con la parte della polizia. ;D
Ne ho molte altre in vergine, ecco spiegato da dove viene tutta quella energia verginina che avevo dentro, sentendola predominante (posso valutarlo avendo luna in vergine al MC) nonostante io abbia più pianeti in ariete, ora mi rendo conto che sono trascurabili. Il mio modo di essere depresso, o ossessionato, è governato da parti arabe in vergine e mai e poi mai potrei osare pensare ad altri segni.... Basandomi sulle impressioni della mia luna ed il sole in toro che andando in trigono con la vergine, quindi sente gli effetti di queste parti arabe in perfetto accordo astrale, confermando la natura verginina delle parti.

Anonimo ha detto...

E aggiungo la vergine, dato che la luna è, con il sole il pianeta più importante che domina la personalità di ogni individuo. Luna = yin = femminile = passività = ricettività e quindi sensibilità, sfociando nella sfera psichica dell'individuo. Facile scoprire che tutto quello che offende la mia sensibilità, è in termini astrologici è automaticamente anti vergine. Es. nettuno che governa le realtà spirituali, ma anche le droghe, e quindi tutte le illusioni, da qui ne deriva, ora che è in pesci, queste realtà diventano una facile lancia con cui trafiggere la mia sensibilità e mettere alla prova la mia pazienza. E anche maestro di inganni ed illusioni, quindi prevedo già di entrare in una spirale paranoica e di scivolare letteralmente su ghiaccio. Prima del suo ingresso in pesci mi sembrava di vedere le cose normalmente. Solo tre mesi dopo il suo ingresso in pesci, ormai non mi fido più di niente, tutto sembra può scoperchiarsi e perfino tradirti, anche letteralmente, tanto di quello che sembrava normale, si è rivelato peggio del male stesso. Io in 30 anni che non mi sono mai impressionato tanto, ora si è capovolto tutto. -------Il comun denominatore, la mia sensibilità, è sempre tramortita al suolo, vittima quasi di attentati, "guardacaso", da quando nettuno ha fatto ingresso in pesci.

lunderperzo ha detto...

Salve Saturnello,

forse mi ero espresso male, in ogni caso rilevo sempre degli errori:

1) la parte di Fortuna è considerata la più importante, perchè chiama in causa i due luminari, ma la sua azione resta confinata nel settore in cui cade in primis; dopodiché è importante il pianeta o i pianeti con cui è in aspetto, di congiunzione quadrato e opposizione. In alcuni testi si accenna al fatto che essa ci informa sullo stato di salute generale, sulla fortuna generale,... non così nei test originali arabi. Le parti hanno un'azione precisa, e la pratica lo conferma.
2) vi sono molte parti meno conosciute che anticamente avevano una grande importanza, non solo per l'astrologia genetliaca ma anche per questioni collettive, ad esempio il commercio, oppure le malattie. Ecc..
3) Dicevo appunto che al di la di ogni dibattito il calcolo delle parti è unico. L'inversione degli astri nel computo non solo non è considerato da molti autori dell'antichità ma spesso non da' risultati. Non escludo che possa essere un'operazione corretta, la logica è chiara, ma per poterlo testare e confermare seriamente occorre conoscere le reali attribuzioni diurne e notturne dei pianeti. Mercurio ad esempio ha il suo domicilio notturno nei gemelli e diurno nella vergine, e non il contrario come molti testi commerciali indicano. Per questo consiglio di applicare le formule dapprima senza tener conto della domiciliazione del pianeta (formule estratte da testi di autori attendibili, come abu Mashar, o Mashalla)

Saturnello ha detto...

salve,

mi dispiace non poter essere d'accordo con te ma credo che sia proprio tu quello che continua a fare dei grossi errori e non ho ancora capito bene, spero mi scuserai, se lo fai apposta oppure è perchè proprio ti mancano le basi dell'astrologia classica, propendo per quest'ultima ipotesi, credo proprio che tu non sia nemmeno lontanamente un astrologo.

1) La parte di fortuna e quella di spirito sono state le prime adoperate in astrologia egizio/ellenico/romana e le prime notizie si hanno a partire dal 4° secolo avanti Cristo in Alessandria. provenivano dal culto di Agathe Tyche e Agatos Daimon e finirono col diventare Tuche (fortuna) e Daemon (spirito) sufficientemente personalizzati da poter essere individuati in un tema astrologico natale.
Da qui la loro importanza, fortuna era chiamata il lotto (o parte) archetipo (quindi il primo lotto) e spirito era invece chiamata il secondo lotto.
Fortuna era usata in astrologia ellenistico/romana sia in senso generico che per scopi particolari, come ti ho già spiegato gli astrologi di quel tempo usavano la parte di fortuna per predire il futuro dei figli, degli schiavi, del lavoro ecc.ecc. e non si limitavano agli argomenti della casa in cui si trovava.
Inoltre era usata in alcuni casi come Hyleg per predire il numero degli anni di vita di una persona, in più si erigeva una nuova carta natale a partire dal segno e casa in cui cadeva la parte di fortuna, nuovo ascendente, per predire la "fortuna" in ciascuna delle nuove 12 case così trovate, altro che parte solo specifica....
Infine la parte di fortuna era usata per effettuare il cosiddetto "zodiacal releasing" cioè l'individuazione dei cronocrators (signori del tempo) a partire dal segno in cui si trovava la parte di fortuna, e venivano di nuovo interessate molte diverse case del tema, con molteplicità di significati.
Tutto questo lo puoi trovare sui testi di Doroteo di Sidone, Paolo Alessandrino, Vettio Valente, Olympiodoro ed altri tutti risalenti ai tempi della astrologia ellenistica che ha creato i Lotti poi chiamati parti arabe.
Puoi trovare tutte queste informazioni anche leggendo libri e pubblicazioni dei massimi esponenti moderni dell'astrologia classica e cioè Robert Hand, Criss Brennan o Doris Greenbaum per citarne alcuni.
I testi originali arabi sono solo delle traduzioni dei testi ellenistico/romani che sono stati a volte mal interpretati e traditi nella loro essenza, anche se dobbiamo ringraziare gli arabi per averci tramandato la tradizione astrologica che altrimenti sarebbe andata perduta durante il nostro medioevo.
Gli arabi quindi non possiedono testi "originali" visto che sono interpolazioni che risalgono tutte al periodo che va dal 775 al 1200 circa dopo Cristo.
Ti consiglio di leggere (ma bene e con attenzione) Al Biruni, Abu Ali al Kayath e anche Abu Ma'shar però devi fare attenzione perchè tutti gli astrologi arabi mescolavano nei loro testi le definizioni buone per l'astrologia genetliaca a quelle per l'astrologia oraria che a quel tempo era la più praticata di tutte.

Altrimenti si dicono cose che non stanno nè in cielo nè in terra...

continua nel commento qui di seguito

Saturnello ha detto...

continua

2) certo che ci sono parti arabe non molto conosciute, sai che scoperta, nel mio blog non solo l'ho detto ma ne anche citate alcune per pura curiosità, ma erano usate dagli arabi perlopiù in astrologia oraria, le prime e più importanti parti al tempo dei greci invece erano sette (le cosiddette ermetiche, da Ermete Trismegisto) e cioè fortuna, spirito, amore, necessità, audacia, vittoria e nemesi ricavate ognuna da uno dei sette pianeti visibili.

3) che il calcolo delle sorti sia unico sei rimasto praticamente solo tu a dirlo ormai, naturalmente hai diritto ad avere una tua opinione ma non di venire nel mio blog a sproloquiare, nessun astrologo serio e preparato è nella tua posizione al giorno d'oggi, le ultime traduzioni dei classici greci e arabi e sopratutto di Tolomeo (vedi progetto Hindsight) hanno confermato, se ce fosse stato bisogno, che vale la regola hermetica e cioè si inizia il calcolo sempre dal pianeta in sect e quindi bisogna invertire il calcolo tra fortuna e spirito passando da carta diurna a notturna.
Questo dicono tutti gli astrologi classici più famosi di oggi così come lo dicevano gli astrologi classici del passato, in quanto all'autore che menzioni tu Abu Ma'shar nel suo libro Introductorium in Astronomiam parla proprio della necessità di usare la setta dei pianeti nel calcolo delle parti così dice Al Biruni che lo cita alcuni secoli dopo pari pari.
Infine veniamo alla parte più divertente, la tua menzione dei domicili diurni e notturni a proposito delle parti mi sembra, permettimi, pura fantascienza alla Isaac Asimov, una cosa infatti è il sect di un pianeta e una cosa il domicilio, se li confondi non sai proprio di cosa parli, inoltre, se permetti, non esiste in astrologia classica l'uso di domicili diurni e notturni che è una invenzione del tutto inutile se non dannosa dell'astrologia del XX secolo, mercurio non ha un domicilio diurno e uno notturno se non per qualche seguace di Paolo Fox o della (mi scuso con i lettori per doverla qui menzionare) Morpurgo....figurarsi
Questo post parla di astrologia classica e quindi, figliolo, se vuoi parlare di astrologia classica prima devi studiarla e solo dopo puoi permetterti di venir a parlare di errori nel mio blog, non tanto per me, dopotutto mi hai procurato qualche momento di vero divertimento, quanto per risparmiare agli altri lettori la sequenza di affermazioni fasulle e fantascientifiche che stai impilando l'una sull'altra.

buon studio

Saturnello

lunderperzo ha detto...

ciao,

studio e utilizzo l'astrologia cosiddetta tradizionale da 20 anni, analizzando testi originali, manoscritti in latino tradotti da quelli arabi conservati in varie biblioteche nel mondo e ad oggi ancora non tradotti. Oltre a i classici testi divulgativi della scuola francese. Mi sono concentrato in particolare sull'astrologia araba fiorita tra l'VIII e il XII secolo. Credo tu non abbia capito granchè di quello che ho scritto, forse non è molto chiaro di per se è possibile, ma soprattutto credo che ti lasci molto prendere la mano quando rispondi. Ti ripeto che non scrivi cose esatte, se poi ti diverte la cosa buon per te.

Ciao,

Mattia

lunderperzo ha detto...

P.S. non sono io l'anonimo che ha risposto dopo di me e che parla della Vergine ecc..

lunderperzo ha detto...

Aggiungo che è piuttosto risaputo che gli arabi dell'epoca della casa della Saggezza (da Harun al Rashid ad al Mamun fino agli ultimi califfi dell'epoca araba d'oro) non traducevano unicamente testi dal greco e dal milieu ellenico, ma traducevano soprattutto inizialmente dal siriaco e dall'indiano, dall'egizio e dall'ebraico.. L'origine delle parti non è ellenica, ma provengono come affermano gli stessi astrologi arabi che le hanno trasmesse, dal mondo egizio che a sua volta l'ha ereditate dall'india. Quasi tutta l'astrologia araba è basata su quella proveniente dall'asia minore, mentre dal mondo ellenico traducevano opere più prettamente matematiche, astronomiche e geometriche, intese come scienze di misurazione della terra e del cielo, avendo i greci uno spirito più scientifico in senso stretto. Tolomeo stesso era egiziano. Anch'io ti invito a studiare, oppure più semplicemente a leggere con maggiore attenzione (e sicuramente non sui librettini di robert hand o simili...). Buona fortuna!

Unknown ha detto...

Salve Saturnello,leggo solo ora,e pur non essendo un'astrologa voglio farti notare che se interpreti gli scritti antichi come applichi le più elementari norme della grammatica italiana siamo"a cavallo"...

giuseppe ha detto...

Ciao a tutti.

Sono un appassionato (non esperto) di astrologia e ho letto qualche libro inerente e sto approfondendo l'argomento da diversi anni.
Intanto faccio i complimenti a Saturnello che, nella mia ricerca su google, è l'unico che almeno ha trattato l'argomento in modo approfondito.

Leggo che sia Saturnello che altri nei commenti sono molto ferrati.
Vorrei chiedere a Saturnello ma anche a lunderperzo (che mi pare sia davvero un buon conoscitore dell'argomento) una interpretazione di alcune parti arabe che mi interessano del mio Tema Natale.

Sono nato di notte e quindi vorrei prima chiedervi se il calcolo è esatto:
Parte di Fortuna
(Ascendente+Sole)-Luna
calcolando esce in CANCRO in 10^ Casa.

Parte dei Beni Immobili e del Lavoro
(Ascendente+Luna)-Saturno
esce SCORPIONE e in 2^ Casa.

Parte della Povertà
(Ascendente+Parte di Fortuna)-Parte del Sole
TORO in 8^ Casa

Parte dei Nemici e delle Avversità
(Ascendente+Marte)-Saturno
SAGITTARIO in 3^ Casa

Vorrei trovare riscontro e risposte per la mia attuale situazione (per questo scrivo il mio commento in Anonimo).
Grazie.